Flavia Franceschini

Ferrara, agosto 2012

Ripercorro la storia, dalla notte del 20 maggio scorso ad ora, della grande scultura in arenaria che era in cima alla cuspide della mia Basilica di Santa Maria in Vado di Ferrara.
Subito dopo la scossa di terremoto delle 4 di notte, molti parrocchiani sostavano sul sagrato della Basilica, ammutoliti di fronte alla visione della scultura conficcata sul sagrato.. I due Angeli ai lati invece erano rimasti fortunatamente al loro posto.
Un  brivido mi è venuto pensando che poche ora prima su quel sagrato, proprio sui gradini del portale e quindi sotto la statua, mia figlia ed altre damigelle in costumi rinascimentali hanno sostato in posa per essere fotografate, prima della sfilata del Corteo del Palio..
Ho ripensato nei giorni seguenti alla immagine, a me come a molti cara, della facciata della grande chiesa illuminata dal rosso del tramonto, quasi una "enrosadira" dolomitica, dalla cima della quale la Madonna sembrava godere lo spettacolo e diventava ai nostri occhi protagonista dello spettacolo essa stessa..
Avevo scattato anni fa una foto dalla via del Ronco, di fronte alla Basilica e l'ho riguardata con commozione.
Poi, poco tempo fa, una inaspettata bellissima notizia : l'amico scultore Maurizio Camerani, su incarico di Italia Nostra, aveva  bisogno di quella foto per poterla restaurare!
Da qui inizia quindi una bellissima storia di ricostruzione..

Riporto il Comunicato di Chiara Toschi Cavaliere, Presidente della sezione di Ferrara di Italia Nostra:

"La mattina di venerdì prossimo (27 luglio), alle ore 10, dinnanzi alla Basilica di Santa Maria in Vado, la sezione ferrarese di Italia Nostra invita la cittadinanza a partecipare alla inaugurazione del restauro della statua che ne sormontava il timpano e la cui tragica immagine, dopo una caduta di trentadue metri sul sacrato antistante, è stata una delle prime e delle più coinvolgenti a comparire sulla stampa e sui social networks dopo la prima scossa del sisma che ha colpito anche la nostra cittá. Alla presenza delle autorità ciili e religiose, dei rappresentanti della Direzione dei Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna, delle Soprintendenze, dell'Ufficio Beni Culturali della Diocesi, della Presidente Nazionale di Italia Nostra, verrà illustrato il progetto che la sezione ferrarese di questa Associazione ha deciso di promuovere e di coordinare per coerenza con la propria tradizione di tutela del patrimonio storico artistico, nel segno del "dove era, come era". L'adozione di un monumento particolarmente significativo per la città ha potuto felicemente fondersi con l'iniziativa "Andrea Ferreri sculptor - recupero della Madonna ferita di Santa Maria in Vado", ideata dallo scultore Maurizio Camerani che ha scelto di affrontare a titolo gratuito questo complesso intervento, destinato a congiungere due artisti a tre secoli di distanza; nell'ambito di un' altrettanto generosa disponibilità è la collaborazione tecnico scientifica della restauratrice Ilaria Cavallari, oltre che la partecipazione di alcuni ex allievi del "Dosso Dossi". Il laboratorio di restauro, che sarà aperto al pubblico, è stato allestito nella parte agibile del primo chiostro della Basilica dove, con un'ammirevole operazione di recupero dal timpano e dal selciato del sacrato compiuta dai vigili del fuoco, sono giá stati ricoverati i circa trecento frammenti della statua da ricomporre. Gli studi storici relativi a quest'opera, realizzata dal più importante scultore nella Ferrara del Settecento, saranno utili ad un corretto recupero del manufatto anche tramite comparazioni con altri lavori del Ferreri. La sezione ferrarese di Italia Nostra, oltre ad aver curato la procedura necessaria alla realizzazione dell'intervento, proponendolo alla Commissione per l'Arte Sacra della nostra Diocesi ed ottenendo l'autorizzazione della Soprintendenza, ha creato le condizioni per in'altra singolare sinergia: materiali e strumentazioni per il restauro saranno finanziate da un "charity event" avvenuto il 10 luglio a Londra tra i dipendenti della Casa d'Aste Christie's grazie alle capacità organizzative di una di loro, la ferrarese Eleonora Mazzeo, "specialist" di arte cinese ancora molto legata alla sua cittá."






Qui l'album di fotografie che ho scattato e caricato su facebook la notte stessa del terremoto



Qui le foto che ho scattato all'incontro avvenuto per presentare il progetto di restauro



Ed infine la statua ora restaturata e visibile da giugno 2013 
nel Chiostro della basilica di S.Maria in Vado


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